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[ L'#angolodelTac per http://www.cinefilos.it/serietv/ ] Dopo aver dato una bella passata di spugna-come il socio in affari The Flash- agli stravolgenti dell'ultimo finale di stagione, le avventure dell'eroe incappucciato sono riprese senza grandi cambiamenti...più o meno. Trovato l'escamotage per perpetuare i flashback, ormai marchio di fabbrica della serie, in Arrow 6x02 si decide subito di accantonarli provvisoriamente per concentrarsi esclusivamente sul presente. D'altronde dopo l'inaspettato finale del precedente episodio, sarebbe stato azzardato fare altrimenti: l'identità del Sindaco Oliver Queen come Green Arrow è di nuovo balzata alle cronache, e l'unico obiettivo è smentire. Arrow 6x02 è parzialmente un pretesto per permettere agli spettatori di approfondire i nuovi rapporti formatisi all'interno dello show. Il protagonista è impegnato a costruire un rapporto con il figlio (dandogli tra l'altro consigli paterni alquanto discutibili), John è alle prese con i suoi problemi fisici ed è restìo a parlarne con Dinah (Juliana Harkavy), e Felicity e Curtis tra una nerdata e un'altra si ritrovano a parlare di lavoro. I pochi sussulti, una vecchia conoscenza gettata nella mischia per fare numero e addirittura l'indagine dell'FBI sul nostro protagonista (che troppi patemi non provoca), non riescono a dare molta sostanza a questo secondo episodio che ha come unico merito quello di non annoiare; questa volta i dialoghi sono meno banali del solito e l'insolito rapporto Oliver-figlio riescono perlomeno ad incuriosire ed intrattenere parzialmente gli spettatori. Non è la prima volta che Green Arrow si trova alle prese col dover difendere la propria identità (successe addirittura nei primi episodi della prima stagione), motivo per cui i più sapranno già quale rilevanza possa ormai avere un evento simile nella serie: tanto rumore per nulla. Tutto ciò fa di Arrow 6x02 un dimenticabile episodio canonico, che scorre via serenamente in sordina con la speranza che la prossima volta sia quella buona per iniziare a fare sul serio. E' vero, è solo il secondo episodio, ma non è una buona scusa. (In basso, il promo del prossimo episodio!)
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[ L'#angolodelTac per http://www.cinefilos.it/serietv/ ] Finalmente è arrivato il gran finale di stagione, ed è bene dirlo subito: questa volta è stato un gran bel finale. Arrow 5x23, nonostante gli alti e bassi di questa stagione, conclude la stagione in modo egregio con la seconda parte di quello che sarebbe potuto benissimo essere un unico grande episodio iniziato la precedente settimana. Gli schieramenti erano già tutti in posizione, ma ciò che non si conosceva appieno era il piano di quello che in assoluto si può definire come il più subdolo, contorto e pazzo criminale mai affrontato da Green Arrow: Adrian Chase/Prometheus. Un villain che fino all'ultimo non tradisce la propria natura, la quale nel corso dell'intera stagione non gli ha impedito di far del male a chiunque, compresa la propria famiglia Arrow 5x23 è in tutti i sensi un ritorno al passato, un passato dove la flashback-storyline era ancora coinvolgente e attraverso la quale si riusciva a coinvolgere lo spettatore alternando presente e passato senza mai far calare il livello di attenzione e spettacolarità. Da una parte abbiamo la missione di Oliver per salvare la propria famiglia e i propri compagni, dall'altra il tentativo di fuga del “naufrago” Oliver verso il ritorno a casa, un ritorno a casa visto nei primi minuti del primissimo episodio 1x01 della serie e del quale rimaneva ancora qualcosa da sapere; il tutto ambientato sotto un'unica cornice che risponde al nome di un'isola chiamata Lian Yu. Alla regia troviamo Jesse Warn, non nuovo nel dirigere l'Incappucciato (come anche il suo socio The Flash), che regala ai fan l'episodio finale che avrebbero voluto vedere. Questa volta non ci sono folli computer che devono salvare il mondo come nel deludentissimo finale della season 4. In Arrow 5x23 ci sono mani nude, archi, frecce, spade e inseguimenti, tutti inseriti in un crescendo di tensione dove vecchie conoscenze come Nyssa al'Ghul, Malcom Merlyn e persino il redivivo Slade Wilson sono protagoniste di rovesciamenti di fronte continui ed inaspettati, oltre ad ulteriori approfondimenti psicologici, seppur solo accennati. Se da un lato “Lian Yu” chiude definitivamente il cerchio iniziato 5 anni fa col ritorno del giovane rampollo della famiglia Queen alla civiltà, dall'altro lascia gli spettatori con uno dei finali più aperti ed inaspettati della serie. C'è ancora molto da sapere e da raccontare, e l'attesa fino al prossimo autunno sarà lunga. Qualcuno pensava che fosse tutto finito con l'incarcerazione di Adrian Chase? Probabilmente no, visto che mancavano ancora 2 episodi, ma ancor di più per lo sguardo tutt'altro che rassegnato del villain di stagione anche da dietro le sbarre; idem per la flashback-storyline, dato il ritorno nell'indimenticata Lian Yu che pareva aver chiuso un cerchio, ma anche in questo caso, la famigerata “isola deserta” si è rivelata ancora una volta non deserta. Arrow 5x22 dimostra però che i nostri protagonisti erano convinti di aver vinto, e l'aria rilassata che si respira durante i primi minuti è solo un diversivo per tutto ciò che succederà in seguito. Ebbene si, come successo per Loki in The Avengers, anche il piano di Prometheus era quello di farsi catturare, per poi sparare quelle cartucce che nessuno aveva dimenticato. L'intero episodio non è altro che la preparazione per un atto finale che (contrariamente a quanto accaduto nella deludente season 4) potrebbe coinvolgere appieno gli spettatori come non accadeva da tempo; Arrow 5x22 sfrutta alla perfezione vecchi volti noti di tutte le passate stagione, riuscendo così a creare i prodromi per un finale che probabilmente in pochi si sarebbero aspettati. Ciò che sorprende è che complessivamente tutti i ritorni nel cast non risultano forzati e riescono a ritagliarsi il loro piccolo spazio senza creare senso di confusione o di accavallamento tra le parti; ognuno ha le proprie motivazioni e gli schieramenti sono già pronti ad affrontarsi. Arrow 5x22 riesce a mantenere il ritmo serrato per l'intera durata dell'episodio come avevamo visto fare poche volte quest'anno; l'azione non è tanta, ma è ben distribuita tra dialoghi diretti, senza giri di parole e tutt'altro che inutili, che rendono Missing uno dei migliori episodi della stagione (e anche della precedente); purtroppo negli ultimi anni la serie non aveva regalato momenti memorabili, ma se l'episodio finale dovesse mantenere le aspettative create, potrebbe davvero essere un rilancio in grande stile di Arrow. Il finale, poi, da il suo colpo di coda con un ultimo imprevedibile ritorno, che regalerà un'alleanza che mai ci si sarebbe aspettati, ma più che altro, come se non bastasse, fornisce l'ubicazione di quello che sarà il terreno di scontro dell'ultimo episodio... e non è Star City, non è un luogo qualsiasi. Leggete il titolo del season finale e lo saprete. (in basso il trailer sottotitolato dell'ultimo episodio, anche in HD!) 33 anni dopo aver partorito Alien (1979), Ridley Scott si riappropria di una delle sue importanti opere e si assume la responsabilità di scrivere un prequel e di ampliare l'universo di Alien con tematiche che vanno ben oltre la presenza inquietante del celebre Xenomorfo. Da questa sua fatica viene alla luce Prometheus (2012), al quale segue Alien-Covenant (un sequel del prequel), da ieri nelle sale; Prometheus non mi entusiasmò, tanto da non meritarsi mai una seconda visione, ma in vista del nuovo capitolo è bene fare un ripasso...e sperare che magari le impressioni avute 5 anni fa erano sbagliate. Ho rivisto Prometheus... e le impressioni sono rimaste le stesse. Quanto segue è in maniera scarna ciò che ho colto dalla pellicola in questione: - Esseri dalle fattezze simil-umane molto più evoluti di noi, rinominati “Ingegneri”, creano la vita sulla Terra. Come? Tramite uno di essi che beve un liquido, si disintegra, e così facendo “contamina” l'acqua con il suo DNA (che poi si scoprirà essere identico al nostro) ...ma un modo più tecnologico per permettere la vita sulla terra che non richiedesse la morte di uno di loro non c'era? Contenti voi! - Passa mooolto tempo, i protagonisti (umani) della storia giungono su un pianeta indicatogli da mappe stellari dipinte su diverse grotte del mondo e trovano una struttura degli Ingegneri, apparentemente tutti morti. - All'interno di essa trovano dei vasi con un liquido vischioso nero...e da qui inizia la nascita della razza Xenomorfa: - All'interno del liquido vi sono piccoli parassiti - L'androide di bordo ne fa ingerire uno ad un membro dell'equipaggio, a sua insaputa. - Quest'ultimo fa sesso con sua moglie ma essendo infetto, il giorno dopo si trasforma in un simil zombie con forza aumentata e viene ucciso. - La moglie scopre di essere “incinta” (come agisce il parassita, esattamente??) ...incinta di una simil-seppia che riesce ad auto-estrarsi chirurgicamente prima che possa esplodergli dalla pancia o dal torace. - Nonostante l'abbia estratta durante la gestazione, la “seppia” rimane viva (?!) ed intrappolata in una capsula medica. - Si scopre che gli Ingegneri volevano trasportare tutti i vasi con i parassiti sulla Terra, per sbarazzarsi della loro creazione, cioè la razza umana. (Tal concetto viene ipotizzato da un membro dell'equipaggio, ma mai confermato) ...ma perchè?? Non ci è dato saperlo! - Sorpresa, uno degli Ingegneri è vivo, ed è cattivo! - Durante la fuga da quest'ultimo, la protagonista scopre che la sua “figlia” seppia, intrappolata nella capsula medica è cresciuta troppo in fretta (??) -assomigliante ad un enorme face-hugger- e fa in modo che attacchi l'Ingegnere. - Dopo essere stato fecondato dall'enorme face-hugger, -in precedenza,ricordiamo, piccola seppia nata da gestazione non portata a termine- dal petto dell'Ingegnere esce fuori un proto-Xenomorfo (?!?) -Nel frattempo la protagonista trova un'altra navicella ed imposta le coordinate per il pianeta natale degli Ingegneri, per chiedere loro come mai avessero deciso di sterminarci dopo averci creato. ...è forse tanto scabroso o blasfemo affermare che preferisco il tanto bistrattato Alien 3 del buon Fincher a questa “opera visionaria” scritta dopo 33 anni dal creatore stesso di Alien? Troppo tardi, già fatto! Grazie Ridley, non avresti potuto ampliare meglio l'universo di Alien! Fantastica poi, la storia (ancora incompleta) della nascita biologica dei tanto amati Xenomorfi, e la tematica introdotta e spiegata al meglio (da concludersi, si spera) sugli Ingegneri...beh, non vedo proprio l'ora di vedere ed apprezzare Alien-Covenant! Eh si, “ragazzi...sono veramente euforico!” [ L'#angolodelTac per http://www.cinefilos.it/serietv/ ] Dopo quasi un mese di pausa tornano le avventure di Green Arrow, e dopo lo smascheramento pubblico di Prometheus nell'ultimo episodio le attese erano piuttosto alte. Arrow 5x19, al contrario di quanto fatto con il suo socio Flash, se la prende forse con eccessiva calma, portando sullo schermo un episodio che se non rappresenta una piccola fase di stallo, ci va molto vicino. L'attenzione è quasi tutta incentrata sulla Helix, l'organizzazione di hacker capitanata da Alena (Kacey Rohl) tra le cui fila è ormai entrata a far parte anche Felicity, e ad essa si incrociano anche le vicende dell'ARGUS, con a capo Lyla (Audrey Marie Anderson) moglie del nostro Diggle. Ognuno ha i propri obiettivi e, come suggerisce il titolo dell'episodio, si andranno a formare alleanze insolite e pericolose per fini differenti; c'è chi vuole liberare uno dei suoi, chi non vuol far scappare un prigioniero e chi cerca un modo per rintracciare Prometheus. Arrow 5x19, a 4 puntate dal termine, e dopo un mese di stop probabilmente non è ciò che i fan si aspettavano; l'impressione è che si sia voluto allungare il brodo di 42 minuti per un qualcosa che in altri episodi avrebbero risolto in un quarto d'ora; inutile poi, voler creare delle spaccature tra i protagonisti se queste a fine puntata appaiono gia sanate. La nota positiva di Dangerous Liaisons è sicuramente nell'unica “liason” che pericolosa non è, ossia quella tra Quentin Lance (Paul Blackthorne) e Renè (Rick Gonzalez); il rapporto tra i due (momentaneamente fuori dai giochi) si è evoluto costantemente fino a questo momento, ed è interessante constatare come personalità così differenti abbiano trovato modo di coesistere e di farsi forza l'un laltro. L'intesa di questa strana coppia è tanto insolita quanto sincera, e riesce con semplicità a regalare anche momenti divertenti. Come già detto, Arrow 5x19 non è il ritorno che tutti si aspettavano e, oltre alla staticità della trama , rimane impelagata in terminologie informatiche da hacker tutt'altro che chiare, a discapito anche dell'azione. Insomma, di positivo c'è stato ben poco, ma perlomeno il finale suggerisce un prossimo episodio di livello superiore, ma soprattutto il ritorno in pompa magna del grande assente di giornata che nessuno si sarebbe aspettato di non trovare all'appello: Prometheus. (in basso il promo in HD del prossimo episodio, in lingua originale) |
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Gennaio 2018
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