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[ L'#angolodelTac per http://www.cinefilos.it/serietv/ (un ringraziamento alla Redazione) ] The Recruits, secondo episodio di questa quinta stagione del Vigilante incappucciato, continua a presentarci la nuova vita di Oliver Queen, impegnato a destreggiarsi tra la vita e gli incarichi di primo cittadino di Star City ed il suo secondo “lavoro” notturno. In Arrow 5x02 gli impegni ufficiali e nuovi sinistri individui sbucati in città, spingono (o sarebbe meglio dire costringono) il protagonista a reclutare, tra vecchie e nuove conoscenze, dei nuovi vigilanti, sperando che questi accettino e/o resistano all'addestramento; inoltre le cose al buon vecchio Diggle (David Ramsey), tornato al suo lavoro di soldato, non preseguono esattamente come auspicato (un pretesto per farlo tornare a breve all'ovile?), e la terza storyline di quest'episodio ci permette di fare un focus sul vecchio partner del protagonista. James Bamford, alla sua quarta direzione di un episodio di Arrow, confeziona una puntata tutto sommato in linea con le buone speranze trasmesse dal Pilot. Attraverso le tre differenti storyline (non due come ci ha abituato la serie) Arrow 5x02 presegue e amplia la narrazione senza voler strafare, introducendo in maniera non frettolosa nuovi enigmatici personaggi e, come se non bastasse, di dubbia fazione; non è un caso infatti che la presenza di Tobias Church, (Chad Coleman) piacevole sorpresa della precedente puntata, abbia un minutaggio molto ridotto, ma non per questo irrilevante, tutt'altro. Nonostante tutto in Arrow 5x02 , seppur in maniera ridotta, non mancano i soliti didascalici espedienti di sceneggiatura a cui la serie nelle ultime stagioni ci aveva abituato, come i soliti discorsetti motivazionali partoriti in 15 secondi che pretendono di tramettere emozioni allo spettatore, o come quello di far apparire nel giro di pochi secondi il protagonista prima in abiti civili e subito dopo in costume, sperando che il pubblico non se ne accorga. Per quanto riguarda la narrazione dei flashback, l'ambientazione Russa riesce per il momento a regalare qualcosina di nuovo rispetto alle precedenti, proseguendo cautamente in Arrow 5x02 senza particolari ribaltoni, ma senza neanche il rischio di sbadigliare. L'auspicio degli spettatori è quello che anche questa storyline parallela possa tornare a riservare qualche gradevole sorpresa e colpo di scena; per adesso, perlomeno l'impegno non sembra mancare.
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PER ASCOLTARE IL PODCAST della puntata 15 del 13-10-2016 su Cafè Society e sulle serie Marvel/Netflix, potete cliccare sul link qui sotto! www.nerdevil.it/2016/10/14/nerdevilate-15-131016-cafe-marvel/ [ L'#angolodelTac per http://www.cinefilos.it/serietv/ (un ringraziamento alla Redazione) ] Starling City riparte da un nuovo e giovane sindaco, l'eroe incappucciato riparte in solitaria, senza un team, insomma questa quinta stagione di Arrow pare intenzionata a ripartire da una prospettiva tutto sommato nuova; con Arrow 5x01 è piuttosto chiara l'intenzione degli sceneggiatori di voler accantonare per quanto possibile la serie di “pasticci” commessi nelle ultime (almeno!) due stagioni. In questa premierè non si scorgono nemmeno tutti i volti noti ai fan: accanto al protagonista Oliver ci sono solo la sorella Thea (Willa Holland), Felicity e parzialmente il Capitano Lance, ancora scosso dalla scomparsa della figlia, a cui il sindaco Queen ha deciso di dedicare una statua commemorativa. La calma ovviamente solo apparente di Arrow 5x01, viene interrotta dall'irruzione di tal Tobias Church (Chad Coleman – The Walking Dead), potenzialmente il villain, o uno dei tanti, di questa nuova season: questa volta non si ha davanti un individuo con poteri mistici o immortale, Tobias Church ha tirapugni in entrambe le mani e non è accompagnato da un esercito, ma da semplici scagnozzi, insomma, un perfetto e temibile criminale. Per quanto riguarda il capitolo flashback, “spina nel fianco” anch'essi delle ultime stagioni, in Arrow 5x01 come intuibile dal finale della precedente stagione, ci si ritrova catapultati in Russia, per quello che dovrebbe essere l'ultimo capitolo dei 5 anni passati lontani da casa dal protagonista. Abbandonati anche in questo caso il mondo della magia, dei totem e delle possessioni, si riparte dalla mafia russa, per una storyline che si prospetta (e si spera) possa essere lineare e più coinvolgente rispetto al recente passato della serie. Al termine dei 40 minuti di questa premierè di Arrow 5x01 , è lampante la correzione di tiro che gli sceneggiatori abbiano voluto adottare per questa quinta stagione; ovviamente niente e nessuno potrà ridare alla serie la linfa delle prime 2 stagioni, ma l'abbandono di elementi quali la magia, il misticismo, e il voler puntare a mettere l'eroe nelle condizioni di salvare il mondo anziché la sua città (come nella pessima quarta stagione)... che hanno snaturato la serie e tutte le storyline presenti in essa, sono un chiaro tentativo di voler tornare alla “normalità” di Arrow. Non mancano soprattutto verso il finale alcuni intelligenti colpi di scena, che tutto sommato metteranno gli spettatori nella condizione di poter essere perlomeno fiduciosi per questa stagione, dopo la visione di questa Arrow 5x01. |
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Gennaio 2018
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