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[ L'#angolodelTac per http://www.cinefilos.it/serietv/ (un ringraziamento alla Redazione) ] Outcast 1×04 è un ritorno a Rome, un ritorno nelle atmosfere della cittadina teatro degli eventi della serie. Non a caso, vengono in parte accantonate le vicende inerenti a Kyle, per far spazio alla famiglia Holter, al Capo della Polizia Giles (Reg. Ecathey), in maniera marginale, e per iniziare a far pian piano luce su qualche altro abitante di Rome. Outcast 1×04 rappresenta un gradevole stacco, seppur parziale, dal leitmotiv del protagonista, che ci permette di addentrarci prepotentemente nel passato della sorella Megan (Wrenn Schmidt) e di poter meglio ammirare per la prima volta, l’inquietante ed impeccabileGrace Zabriskie nei panni della signora Mildred. Questa nuova puntata, A Wrath Unseen Now, regala sprazzi ben diretti di sano horror, che vanno oculatamente ad interporsi negli avvenimenti di Megan, dai toni molto più drammatici (e purtroppo attuali); il tutto, sotto gli occhi di Kyle che, suo malgrado, decide di non rimanere completamente a guardare. Con Outcast 1×04, il regista Julius Ramsay dirige un episodio vivace, riuscendo a creare buoni momenti di tensione grazie alla delicata storyline di Megan e suo marito Mark, e, forse per la prima volta nella stagione, portando in scena momenti di puro terrore. I rapidi flashback del Reverendo Anderson (Philip Glenister) puntellano senza esagerare ma con efficacia la puntata, raggiungendo il loro culmine durante l’incontro con l’inquietante Signora Mildred. Come già anticipato, probabilmente è proprio lei a rubare la scena in Outcast 1×04, lasciando gli spettatori in attesa non solo di sapere le conseguenze delle azioni dell’Agente Holter, ma soprattutto di vederla ancora “in azione”, con la consapevolezza che la sua strada è destinata ad incrociasi molto presto con Kyle.
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[ L'#angolodelTac per http://www.cinefilos.it/serietv/ (un ringraziamento alla Redazione) ] Outcast 1×03 rappresenta forse la prima vera accelerata narrativa della serie creata daRobert Kirkman; la puntata riprende gli avvenimenti di quasi tutti i personaggi della serie, attraverso tre storyline ben distinte. Outcast 1×03 prende il via con un nuovo particolare (forse più del solito) “caso” per il protoganosta ed il Reverendo Anderson, per poi permettere agli spettatori di addentrarsi nelle interessanti vicende di Megan (Wrenn Schmidt), che iniziano a far luce sul misterioso personaggio intravisto nel finale dell’ultimo episodio. Il terzo, e meno rilevante, filo conduttore dell’episodio è incentrato su Mark (David Denman) ed il prosieguo delle sue indagini su uno strano caso, che di certo potrà presentare importanti sviluppi nel corso delle puntate. Outcast 1×03 continua a far luce in maniera più chiara sul “dono” di Kyle, approfondendo il suo aspetto psicologico. Se inizialmente il protagonista appariva diffidente verso questo sua nuova “missione”, questa volta viene mostrato quasi consapevole delle sue capacità, tanto da far interrogare gli spettatori sul perchè egli si presti a certe azioni; lo fa per il bene comune… o per scopi puramente personali? Howard Deutch, ancora alla regia dopo il secondo episodio, dirige forse la migliore tra queste tre puntate. Outcast 1×03 si allontana dalle momentaneamente dalle atmosfere, dalle questioni e personaggi secondari della cittadina di Rome e, come già detto, ci regala tre piani di narrazione ben delineati e saggiamente diretti, dando ad essi quasi paritaria importanza (sebbene non ce l’abbiano) in mondo da azzerare totalmente anche i più brevi momenti di possibile noia. I numerosi spunti narrativi di questo episodio, dalle vicende di Megan, compresa l’inaspettata closing scene, attendono adesso più che mai, di essere approfonditi. [ L'#angolodelTac per http://www.cinefilos.it/serietv/ (un ringraziamento alla Redazione) ] Sono due gli obiettivi principali di una serie tv: il primo (non particolarmente arduo) creare delle buone, ottime premesse e aspettative per stimolare sempre di più gli spettatori alla visione; il secondo (molto più difficile), riuscire a mantenere, col passare dei mesi e delle stagioni, queste aspetattive. Con Outcast 1x02 la serie prosegue quanto iniziato con il pilot, perseguendo in maniera ordinata il primo obiettivo e ponendo gradualmente le basi dello show. Outcast1x02 si apre con uno dei flashback del protagonista in compagnia della madre, motivo ricorrente di questo secondo episodio incentrato prettamente sulla famiglia Barnes. A fare da sfondo c'è la presentazione della fittizia cittadina di Rome attraverso gli occhi del Reverendo Anderson (Philip Glenister) e del suo seguito di parrocchiane; tra queste spicca inevitabilmente la signora Mildred (Grace Zabriskie, attrice feticcio del grande David Lynch) che riesce ad essere inquietante pur pronunciando solamente poche battute, e dalla quale ci si aspetta qualcosa di più col proseguire della stagione. In Outcast 1x02 sono ancor più tangibili i sensi di colpa, i rimorsi ed il dolore del protagonista Kyle, che lo spingeranno forse a decisioni talvolta giuste, talvolta azzardate...pur di fare la pace con i propri demoni interiori (e non solo) e di ricongiungersi alla sua lontana famiglia. Il finale di Outcast 1x02, poi, ci presenta quasi in sordina un nuovo enigmatico personaggio e riesce bene a stuzzicare la curiosità degli spettatori, creando un trampolino di lancio interessante per la prossima puntata ed aprendo ai nuovi sviluppi che ricorreranno durante l'intera stagione. |
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Gennaio 2018
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