15 Aprile 1967 – Un Principe non muore mai

49 anni fa ci lasciava l’indimenticato Principe della risata, tra i massimi esponenti della Settima Arte in Italia. Di lui sappiamo già tutto, o quasi, ed è superfluo spendere troppe parole su un’icona di tale portata, ma quello che pochi sanno è che in vita non è stato così acclamato ed apprezzato dai cosiddetti “esperti del mestiere”… d’altronde, come diceva Egli stesso:
​“Al mio funerale sarà bello assai perché ci saranno parole, paroloni, elogi, mi scopriranno un grande attore: perché questo è un bellissimo paese, in cui però per venire riconosciuti qualcosa, bisogna morire.”

Nella sua vita, oltre al Cinema e al Teatro, un’infanzia povera, poesie, canzoni, donne, l’amore per i cani…e per sigari e sigarette… tutti elementi che l’hanno reso Unico, come la città che l’ha partorito, Napoli.

“Il comico deve essere antico e 'lazziatore', cioè capace di inventare ogni volta lazzi e macchiette inedite e imprevedibili. Per un comico vero il copione non deve contare nulla.”
…e per te i copioni non contavano nulla, l’unica cosa che contava eri tu.


Ciao Principe, ciao Totò!