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[ L'#angolodelTac per http://www.cinefilos.it/serietv/ ] E' finita? E' davvero tutto finito? Ovviamente no, visto che mancano ancora 5 puntate alla fine dello show (senza contare il rinnovo per la sesta stagione), ma senza avere queste informazioni, è una domanda che molti spettatori si porrebbero. Arrow 5x18 vede il ritorno a casa di Oliver dopo la logorante prigionia ad opera di Adrian-alias Prometheus- un ritorno che porta con se ripercussioni pesanti come macigni. Lo scontro più psicologico che fisico tra i due, di cui già si era parlato qui in tempi non sospetti, pare concluso, ed ora ci si ritrova a che fare con le sue conseguenze. Rimane il team-Arrow, ma questa volta dovrà agire da solo, senza il suo (ex?) leader, per provare ancora una volta a rimettere assieme i cocci. Se da un lato c'è chi vuole risolvere i problemi con la forza, è attraverso una terza opzione ad opera di Felicity (Emily B.Rickards), ormai sempre più invischiata con la Helix, che Arrow 5x18 fornisce un interessante sviluppo narrativo. Ci si chiede, inoltre: avrà modo di essere approfondita la storyline di questa “setta” di hacker? O si rivelerà solo un deus-ex-machina confinato a questa quinta stagione? E poi c'è sempre la Russia, e con essa la Bratva; l'avventura europea del protagonista pare proprio essere conclusa, ma questa volta i flashback fanno da ponte ad un brusco ritorno al presente dei vecchi compagni di Oliver...ancora, come se il suo passato non sia stato già troppo pericolosamente ingombrante negli ultimi 5 anni, ma il motivo questa volta potrebbe essere piuttosto inaspettato. Arrow 5x18 riesce concretamente a far dubitare come poche volte lo spettatore; è davvero a questo punto che si è arrivati? Ciò che abbiamo visto negli ultimi 5 anni aveva realmente un senso? Chi è veramente Oliver Queen? ...e mentre il pubblico si interroga, Adrian se la ride, con la consapevolezza di chi sa di aver vinto, dando sfoggio di espressioni tanto antipatiche quanto velenose ed efficaci, mai viste prima della sua “rivelazione”. Arrow 5x18 è soprattutto questo, un gioco psicologico, uno scambio di sguardi, un episodio dove non ci si rende conto della poca (e ancor meno esaltante) azione; un tassello di rilevante importanza che ancora una volta apre a scenari tutti da scoprire, sperando in un finale di stagione degno di nota. Menzione particolare inoltre all'ultima scena; ma meglio non rivelare il protagonista di una sequenza degna di American Psycho. [in basso il promo in lingua originale, anche in HD, del prossimo episodio]
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[ L'#angolodelTac per http://www.cinefilos.it/serietv/ ] Grossi guai per il Sindaco Queen; Green Arrow ha ucciso il Detective Malone (tutti ricorderanno le circostanze), la notizia che il primo cittadino ha coperto l'accaduto è ora di dominio pubblico e toccherà andare davanti ad un giudice per decidere il prosieguo della sua carriera politica. Prometheus è tornato, ed insieme a lui anche il secondo misterioso Vigilante (perchè non ha un nuome in codice anche lui?), pronti a colpire chiunque si trovi al fianco di Oliver Queen. Arrow 5x15 non si fa mancare le tematiche ed i personaggi più importanti e, come annunciato la scorsa settimana, continua costruire le basi per il finale di stagione, attraverso attese rivelazioni e colpi di scena. Tralasciando la storyline Russa, ormai centellinata come semplice riempitivo, che prosegue con estrema lentezza fino a sfiorare la noia, entrambe le narrazioni dell'episodio vengono trattate con la medesima rilevanza. Arrow 5x15 riesce a rendere interessanti le questioni politiche, prendendo spunto dalla realtà e trattando temi come la corruzione e il ricatto attraverso le azioni di diversi personaggi. Come gia fatto per la tematica sulle armi, ci troviamo davanti a questioni etiche che in questo caso vengono trattate certamente in maniera meno dozzinale e che riescono a non essere fini a se stesse, risolvendosi con non poche conseguenze. Tra Prometheus e Vigilante (ebbene si, è chiamato così) c'è un conflitto d'interessi; entrambi vogliono uccidere il povero Oliver, entrambi a loro modo, ed è curioso e spiazzante vedere i due confrontarsi, di certo una trovata atipica. Ma ciò che regala Arrow 5x15 agli spettatori è un'importante rivelazione: l'identità di uno dei villain di stagione è stata finalmente rivelata, e per quanto potrebbe risultare sorprendente... facendo la conta dei protagonisti, forse non era cosi impronosticabile. Fighting Fire with Fire è certamente un episodio di rilevante importanza, l'inizio di un nuovo capitolo della stagione, che risulta gradevole e ben diretto. Non mancano inoltre gli spunti riguardanti alcuni personaggi secondari, che introducono senza “disturbare” storyline tutto sommato interessanti, che di certo torneranno nei prossimi episodi. A costellare il tutto ci pensano le solite trovate di sceneggiatura ipertecnologiche, le inspiegabili uscite di scena dei cattivi senza riportare il minimo graffio e le futili decisioni di alcuni personaggi che ogni tanto escono di scena per “ritrovare se stessi” (ancora una volta!). Complessivamente tutto nella norma, per uno standard di narrazione senza infamia e senza lode ormai acquisito, ma che attraverso questo intrigante Arrow 5x15 ha il merito di aver portato una notevole svolta per l'andamento della stagione. [in basso il trailer in lingua originale, anche in HD, del prossimo episodio] [ L'#angolodelTac per http://www.cinefilos.it/serietv/ ] Non era difficile per gli autori fare meglio dell'ultimo episodio, ma Arrow 5x14 si rivela anche senza inutili paragoni una di quelle puntate che riescono appieno a coinvolgere gli spettatori; The Sin Eater, questo il titolo, dirama la narrazione su diversi binari, concentrandosi principalmente sulle attività in abiti civili del sindaco Oliver Queen. Da quando è iniziata, non è mai stata in discesa la vita da primo cittadino del protagonista, ma se la tua nuova ragazza ti chiede senza peli sulla lingua se sei tu Green Arrow e se una serie di soffiate rende noto al capo della tua squadra speciale che è stato Green Arrow ad uccidere uno dei suoi uomini, la situazione non può che precipitare; inoltre, come se non bastasse, l'aver individuato la madre del tuo avversario non ha portato a nulla di concreto. Arrow 5x14 riesce ad imprimere una piccola scossa alla stagione attraverso piccoli ma rilevanti avvenimenti che di certo porteranno altrettanti conseguenze nelle prossime puntate. Nonostante il ritorno di tre vecchie arrembanti conoscenze tutte a tinte rosa (malgrado una scena d'evasione girata con una svogliatezza e frettolosità disarmante), che hanno il solo compito di fare da sfondo ad altre storyline più rilevanti, Arrow 5x14 concede ancora gran spazio ai dialoghi, che in quest'episodio risultano fortunatamente interessanti e funzionali. Accantonate le questioni legate alle armi, questa volta sono i sensi di colpa a farla da padrone, sensi di colpa per scelte errate ed avventate che vedranno protagonista soprattutto una Thea Queen (Willa Holland) sempre più simile a sua madre; ma ciò che più conta è che Prometheus, seppur indirettamente, è tornato a farsi vivo (si fa per dire); non c'è, non si vede, ma la sua presenza aleggia costantemente durante lo scorrere dei minuti. E' probabilmente la prima volta che il nostro eroe ha a che fare con un villain così poco presente, un avversario impegnato più che altro a muovere i fili da dietro le quinte (forse aiutato e coperto anche dalla madre??), per quello che sta assumendo sempre più i tratti di un conflitto psicologico tra i due...per il momento, Nonostante manchino ancora all'appello un bel po' di episodi, con Arrow 5x14 pare si siano iniziati a costruire i prodromi per quello che sarà il finale di stagione, almeno per quanto riguarda la storyline primaria; non a caso tutta la girandola di avvenimenti ha inizio con la visita del protagonista ad una persona molto vicina al suo avversario. D'altro canto, i flashback in Russia proseguono in maniera tutt'altro che appassionante e scorrevole, anche in quest'episodio infatti il minutaggio riservato al passato di Oliver è ridotto all'osso; ma quest'ultimo risulta tutt'altro che un problema. Arrow 5x14 si rivela un episodio fluente e vivace, una boccata d'aria per la narrazione e gli eventi della stagione; non uno dei migliori, sia ben chiaro, ma un episodio che tramite mirati ed intelligenti sviluppi di trama riesce a mantenere piuttosto alto il livello di coinvolgimento ed interesse negli spettatori. [in basso il trailer in lingua originale, anche in HD, del prossimo episodio] [ L'#angolodelTac per http://www.cinefilos.it/serietv/ ] Dopo il soggiorno in Russia e dopo aver assistito alla nascita “ufficiosa” dell'Arciere Incappucciato in territorio sovietico, tornano in pista la sorella del nostro protagonista Thea (Willa Holland) e il Capitano Lance (Paul Blackthorne), e con essi si torna a Starling City. Arrow 5x13 torna ad occuparsi delle faccende da primo cittadino di Oliver Queen e dopo poche battute succede ciò che sarà l'evento cardine dell'episodio; una sparatoria con morti e feriti proprio all'interno del Municipio di Starling City, con molti dei protagonisti presenti sul posto. Basta poco per capire che l'intero episodio sarà incentrato interamente sul misterioso attentatore e sulla sua improbabile “crociata” e ci vorrà ancor meno per capire come questo sia un pretesto per a parlare di armi, della loro troppo semplice diffusione (in America, ovviamente) e della loro pericolosità; tematiche lecite e valide, sia ben chiaro, ma senza dubbio figlie del recente insediamento di Donald Trump alla casa Bianca (come se precedentemente non fosse semplice acquistare armi). Arrow 5x13, come già successo in passato con Felicity e Diggle, decide di esplorare tramite i consueti flashback il passato di un altro dei protagonisti, in questo caso Renè (Rick Gonzalez). Il passato di Oliver fa spazio a quello del suo alleato, permettendo agli spettatori di esplorare la sua storia recente, della propria famiglia e di far luce sugli aspetti che lo rendono così tormentato e a tratti burbero nei confronti dei propri compagni. Una serie di eventi trattati forse un po' troppo rapidamente, ma che, in attesa probabilmente di un sèguito, consentono al pubblico di assistere alla sua “rinascita” da vigilante nei panni di Wild Dog. Come già annunciato Arrow 5x13 è un episodio che si concentra (forse per la prima volta) sui compiti da Sindaco di Oliver Queen e che conseguentemente lascia poco spazio all'azione in favore dei numerosi dialoghi; ciò non sarebbe neanche un difetto, se questi fossero propedeutici a qualche futuro sviluppo o ad introdurre nuovi elementi utili allo svolgimento della serie, ma così non è e non sarà. Riducendo all'osso gli eventi di Spectre of the Gun ci si rende conto che la storyline secondaria di Renè è l'unica a fornire una sorta di sviluppo (se così si può definire) a quello che è il plot principale della stagione. Kristin Windell, riesce nonostante tutto a non annoiare, ma Arrow 5x13 non è altro che un episodio carico di belle parole e moralità spicciola, nulla che non sia stato già sentito e risentito, specialmente in questo periodo. Come già detto non c'è assolutamente nulla di male a voler dare messaggi di denuncia tramite il cinema e la tv, anzi, ma si presuppone che il tutto non vada a danneggiare quasi totalmente ciò che lo spettatore sta effettivamente guardando, ossia uno show televisivo. Chi si aspettava almeno un piccolo colpo di coda nella consueta scena finale, rimarrà deluso anche da quella... forse veramente troppo poco, per questa volta. [ L'#angolodelTac per http://www.cinefilos.it/serietv/ ] Era lei o non era lei? Molti si saranno stropicciati gli occhi e posti non poche domande di fronte all'ultima scena del mid-season finale, con Laurel Lance (Katie Kassidy) che, di nuovo, si ripresentava davanti agli occhi di un più che mai incredulo Oliver. Era proprio lei o era una visione? Una cosa si può dire: è una persona in carne ed ossa. Arrow 5x10 riprende la narrazione repentinamente, senza fronzoli, esattamente da dove aveva interrotto, con Diggle (di nuovo!) detenuto, Prometheus ancora a piede libero, e con Laurel tornata (da chissà dove) in circolazione, riproponendo inevitabilmente al protagonista, se mai se ne fossero mai andate, le paranoie e gli enormi sensi di colpa nei confronti della “defunta” compagna. Arrow 5x10 compensa per tematiche il precedente episodio: se in quest'ultimo ci era soffermati quasi in toto sul villain di stagione e sulla sua identità, accantonando persino i flashback ambientati in Russia, in Arrow 5x10 Prometheus diventa provvisoriamente uno “sfondo” per le vicende di Black Canary e Diggle. Si torna inoltre, come preannunciato, in Russia per seguire l'ultimo anno passato lontano da casa di Oliver Queen (Stephen Amell) dopo il celebre naufragio. La ricerca di un avvocato per Diggle è breve, ma la sua storyline potrebbe portare a situazioni interessanti; gli avvenimenti in Russia procedono ormai lentamente, ma in questo caso hanno il merito di aver introdotto un noto personaggio (visto anche sul grande schermo in altri prodotti DC) ancora tutto da scoprire. In Arrow 5x10 tutto viene giustamente ridotto per dar maggiore spazio al ritorno di Laurel, ai legittimi dubbi di Felicity ed Oliver, ai tormenti interiori di quest'ultimo ed alle emozioni che riecheggiano ancora, che lo rendono combattuto tra incertezze e la speranza di poter avere di fronte la vera ed unica Miss Lance; d'altronde il titolo Who Are You dovrebbe essere piuttosto chiaro. Nonostante le riflessioni e i numerosi dialoghi, col passare delle puntate sempre meno artefatti, l'episodio si concede la giusta dose di azione senza stravolgere o spezzare i ritmi. Arrow 5x10 non sarà di certo uno snodo cruciale per la stagione, ma risulta comunque un episodio lineare e ben scritto, che sottolinea ancora una volta, senza necessitare di follie, magia o catastrofi, la giusta direzione presa (momentaneamente) dallo show. In attesa dei prossimi rilevantivcolpi di scena, gli spettatori possono ritenersi soddisfatti e rimanere speranzosi per gli sviluppi di questa season 5. (in basso il promo della puntata, anche in HD) |
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Gennaio 2018
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