Non sono mai state particolarmente fortunate le opere di Stephen King una volte trasposte su pellicola; potrebbe sembrare un'eresia, pensando a capolavori come Shining (che tra l'altro a King stesso non piacque) o a cult come Carrie, Misery non deve morire, La Zona Morta o la miniserie televisiva di IT, ma basti pensare che esistono più di 40 adattamenti tra film, film per tv e miniserie...e se la maggior parte non sono poi così “popolari”, un motivo probabilmente ci sarà. Il 2016 è andato bene, con la bellissima, coinvolgente e romantica trasposizione di 22.11.63, serie TV autoconclusiva di 8 episodi con l'ottimo James Franco protagonista; nel 2017 è invece il turno de La Torre Nera, The Mist (questa volta in formato serie Tv), IT... sarà certamente un anno di grandi soddisfazioni per il Maestro dell'Horror... e invece no. Si è partiti malissimo con La Torre Nera, si hanno grandissime aspettative per il ritorno di Pennywise, e The Mist... The Mist, ahinoi, non è niente di che, ma perlomeno riesce a strappare una sufficienza stiracchiata (si, sono di manica larga) per quell'inaspettata attesa che, nonostante tutto, riesce a creare per una -fino ad ora solo ipotetica- seconda stagione. A dirla tutta The Mist fa tutto quello che una serie dovrebbe fare, ma lo fa male: personaggi (anche piuttosto variegati) approfonditi, ma in maniera troooppo lenta e, come se non bastasse, nessuno particolarmente simpatico; sottotrame interessanti (più o meno tutte), ma spesso troppo reiterate; crea momenti di suspance e di (pseudo) horror, ma sono troooppo rari. Se non fosse per il fatto che la serie è “tratta da un racconto di Stephen King” (e perchè ad ogni episodio speravo spuntasse qualche creatura disgustosa come nel film del 2007), ho il vago presentimento che non sarei andato oltre il 4°-5° episodio. A quanto pare gli sceneggiatori hanno sviluppato la sceneggiatura puntata per puntata, senza sapere quale sarebbe stato il numero degli episodi, o magari con una soffiata di qualche burlone si erano illusi che questa prima stagione sarebbe durata dai 20 ai 25 episodi. Ma ad un tratto arriva un telegramma ufficiale dalla casa di produzione che, rendendosi conto dei livelli di noia schizzati al livello “Walking Dead – Stagioni 4&5”, decide che gli episodi saranno solamente 10: “Miei cari sceneggiatori siamo arrivati all'episodio 7, dunque ne rimangono solo 3: FATE DEL VOSTRO MEGLIO!” Sono quasi sicuro che sia andata così. La quasi totalità di ciò che sarebbe potuto accadere con piccoli e sapienti guizzi durante i 10 episodi (evitando di annacquare il brodo) si verifica negli ultimi 3, ed una delle abilità è quella, malgrado tutto, di non farlo risultare particolarmente confusionario. Il paragone con The Walking Dead emerge ancora una volta se si pensa a quello che dovrebbe essere il fattore-paura della serie: gli zombie che accompagnano Rick e soci arrivano col passare delle stagioni a non fare più paura, trasformando lo show in una telenovela drammatica dove i non morti sono soltanto uno sfondo, un elemento che di tanto in tanto torna a dar “fastidio”...fatto subito fuori con un colpo alla testa. In The Mist (e siamo solo alla prima stagione) la nebbia riesce già dopo pochi episodi a non far più paura; non è più quell'entità letale che nella pellicola del 2007 non dava scampo; è un qualcosa dalla quale se ne esce indenni o esanimi senza parametri ben precisi. Questa nebbia avrebbe bisogno di “regole”, perlomeno di iniziare a far capire (se mai ce ne sia uno) il suo scopo, i criteri e le modalità d'azione che in questa prima stagione sono state apparentemente casuali, a metà tra psicologia e fantascienza solo accennata. Insomma, è chiaro che The Mist non sarà di certo ricordata tra le migliori serie TV del 2017, ma grazie ad un colpo di coda lungo 3 puntate riesce a solleticare la curiosità dello spettatore... curiosità che ormai era andata quasi del tutto a farsi benedire. Il rischio (visti i dubbi su una season 2) è che tutti gli ultimi buoni presupposti per il futuro della serie non vengano mai alla luce, dunque il consiglio è uno ed uno soltanto: fino a quando non ci sarà una conferma di una seconda stagione, se non l'avete ancora fatto, potete tranquillamente evitare di iniziare la visione di The Mist.
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Gennaio 2019
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