![]() Come già scritto in un intervento precedente, quando si è alle prese con quello che è uno degli argomenti fantascientifici più intigranti (e “pericolosi”) come il Tempo, o per essere più corretti, lo “spazio/tempo”, bisogna essere molto abili a non cadere in trappole come incoerenza, banalità, contro-sensi o anche in stereotipi del genere ed eccessiva tortuosità della storia... per meglio dire, nella più scadente o risibile stupidità. E' questo caso di Synchronicity? … fortunatamente No. Synchronicity è un film Americano del 2015 diretto da Jacob Gentry, mai arrivato nelle nostre sale ma comunque disponibile anche in italiano su I-Tunes (ed ovviamente in tutto il resto della rete). L'incipit, accompagnato da musiche provenienti direttamente dagli anni '80, è il solito: un cervellone, con l'aiuto di due colleghi/amici, è riuscito a costruire una macchina del tempo della quale non conosce ancora perfettamente l'esatto funzionamento ed è alle prese col suo finanziatore assetato di denaro (il sempreverde Michael Ironside) e con una donna sbucata all'improvviso nella sua vita. Al contrario delle non eccessive aspettative, lo svolgimento riesce a non essere banale e a prendere una piega non affatto scontata, riuscendo a giocare in maniera piuttosto astuta con le complessità dello specifico genere cinematografico col quale si cimenta. Diciamolo subito, non siamo davanti ad un capolavoro, nonostante sia nelle ambientazioni che nelle musiche la pellicola voglia strizzare l'occhio a film del calibro di Blade Runner, ma Synchronicity è un discreto prodotto, che con i suoi 100 minuti e con dialoghi non troppo pretenziosi e non banali, si lascia guardare con piacere, con la voglia crescente di andare a fondo e comprendere appieno l'intreccio della storia, che non è cosa da poco. Senza dubbio il regista avrebbe potuto rendere leggermente meno complesso questo intreccio, ma è forse proprio grazie a questa intricata tela, che è riuscito a regalare una pellicola che se dopo una prima metà sembrava potesse avere i risvolti, non proprio originalissimi, di un loop (come ad esempio per film come Triangle o Timecrimes), nasconde invece qualcosa di piacevolmente diverso, cervellotico e probabilmente anche più profondo. Anche una apparentemente banale storia d'amore, inserita in un simile contesto, può riservare degli inaspettati snodi narrativi.
1 Commento
liesrock
8/17/2016 05:53:50 am
Complimenti per la chiarezza e la passione! Da vedere questo Synchronicity :)
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#angolodelTacUn angolo fazioso dove trovare recensioni di film, serie tv...ecc rigorosamente NO SPOILER! @rchiviRecensioni
Gennaio 2019
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