![]() [In collaborazione con i siti www.nerdevil.it e www.cinemalia.it] Premessa d'obbligo: non ho lettoil fumetto di Outcast, quindi nella recensione non saranno presenti riferimenti o paragoni con questa. Outcast, è una serie televisiva horror/drammatica del 2016 tratta come già detto dall'omonimo fumetto scritto da Robert Kirkman nel 2014, adattato per la tv dallo stesso (ideatore anche di The Walking Dead...che avrebbe benissmo concludere dopo 4-5 stagioni.). Kyle Barnes è un uomo del West Virginia la cui vita sin dall'infanzia è stata segnata da manisfestazioni e possessioni demoniache; vittime di queste ultime fu la madre, quando era ancora un ragazzino, e più tardi la moglie, che mise a rischio addirittura la vita della loro unica figlia Amber. Outcast si svolge nella fittizia ed a tratti quasi spettrale cittadina di Rome, dove il protagonista, rimasto solo dopo quest'ultimo avvenimento, decide di estraniarsi dalla società, ma l'incontro fortuito con il Reverendo Anderson, che tentò di aiutarlo da piccolo, gli farà scoprire di essere direttamente coinvolto in una nuova serie di possessioni che si stanno verificando, spingendolo ad unirsi con lui per fronteggiare questa nuova apparente minaccia. Nonostante le tematiche, in questa serie di horror ce n'è ben poco, o meglio, chi si aspetta quell' horror al cardiopalma caratterizzato da colpi di scena improvvisi, potrebbe rimanere deluso. Gli autori hanno scelto un approccio molto più psicologico soffermandosi maggiormente sui tormenti interiori dei personaggi puntando, attraverso una fotografia grigia e cupa, più che altro a momenti di brivido e angoscia, non particolarmente ricchi di adrenalina. Anche grazie a questo però, risultano ben caratterizzati i personaggi e i rapporti tra loro, che riescono ad attrarre emotivamente lo spettatore, trascinandolo nel continuo malessere di questi. Il ritmo della serie potrebbe risultare a tratti lento, ma la scelta di non puntare la narrazione su uno schema ripetitivo delle puntate, e non riempirle tutte con esorcismi o possessioni che man mano avrebbero potuto infastidire, si rivela una scelta azzaccata per coinvolgere e non risultare noiosi. Note di merito per le interpretazioni di Brent Spiner (Independence Day – Star Trek) nei panni dell'enigmatico ed infido Sidney, Wrenn Schmidt (Megan, sorella del protagonista Kyle) e per le poche ma intensissime apparizioni della grande Grace Zabrinkie (attrice feticcio di David Lynch) nei panni della signora Mildred. Il finale tutt'altro che chiuso della prima stagione, ci da appuntamento all'anno prossimo.
0 Commenti
Lascia una risposta. |
#angolodelTacUn angolo fazioso dove trovare recensioni di film, serie tv...ecc rigorosamente NO SPOILER! @rchiviRecensioni
Gennaio 2019
Categorie |