Kung Fu Panda 3 (2016)

​E' la prima volta che mi trovo a recensire  un film di animazione, quindi spero di riuscire al meglio in questa "ardua" impresa.

Dopo questa premessa della premessa, inizio con una premessa forse più seria: a mio parere, alcuni film d'animazione meritano di essere giudicati non come tali, ma come veri e propri Film... e con questo intendo NON come film "per bambini", come qualcuno in maniera ignorante potrebbe pensare. Il capostipite di questa categoria lo individuo sempre ne Il Re Leone (capolavoro assoluto, a detta di questo pivello che sta scrivendo) ...ma penso che anche questa trilogia del simpatico e grassoccio Po si meriti il suo posto tra le opere riuscitissime di questo genere.

Allora, dove eravamo rimasti? In questo caso più che altro sarebbe bene ricordare da dove eravamo partiti, visto che questo terzo capitolo è come se andasse a chiudere un cerchio aperto fin dal primo film: ora abbiamo finalmente il quadro completo dell'evoluzione del protagonista, ora sappiamo veramente cosa spinse il saggio Maestro Oogway a scegliere proprio un Panda come futuro Guerriero Dragone, ora ci è chiara l'intera storia di Po, e non solo.

Il villain di turno questa volta è Kai, che ha le sembianze di uno Yak...o sarebbe meglio dire, del suo "spirito". Con Kai prosegue anche l'evoluzione dei nemici di Po, egli infatti appare nettamente superiore in capacità e forza rispetto ai due predecessori, anche se ahimè manca di quella rabbia, rancore, motivazione e bellezza estetica del leopardo Tai Lung (visto nel primo episodio) e di quello charme, convinzione, spietatezza e pizzico di follia del pavone Lord Shen (visto nel secondo e forse miglior episodio della trilogia). Il suo personaggio sembra per lunghi tratti essere caratterizzato come una "macchietta" in balia della propria forza, anche se, guardando il film ci si rende conto che probabilmente era questa l'intenzione degli autori: presentarci un potente e ormai dimenticato avversario, che ha come primo intento innanzitutto quello di voler ricordare a tutti chi è/era... mossa che fortunatamente garantisce qualche risata.

Ora passiamo all'argomento che ha fatto storcere il naso ai pochi (per fortuna pochissimi!!)trogloditi che hanno polemizzato prima ancora di vedere il film: i fantastici "papini" di Po, come lui stesso li chiama e il tema della famiglia, mai tanto attuale come in questi tempi.  Chi è il padre di Po? Chi l'ha cresciuto o chi, contro la propria volontà, l'ha perduto, cercato e ritrovato? ...queste sono domande tanto stupide quanto dalla ovvia risposta, per chi ha visto il film; infatti è chiaro come anche grazie ai suoi due padri, il quale rapporto va man mano simpaticamente crescendo, si completi l'evoluzione del protagonista, che ora sa interamente tutta la sua storia (già ampiamente narrata nel secondo capitolo) e sa finalmente chi è.

A fare le spese in tutto ciò sono i 5 cicloni, che godono di meno spazio rispetto ai primi due capitoli, fatta eccezione della fedele compagna di battaglia di Po, Tigre, che questa volta avrà a che fare con una sua fan sfegatata... fantastiche e tenerissime le scene tra lei e la piccola Panda.

In conclusione, il film è scorrevole, divertente come al solito, non il migliore della trilogia, ma merita certamente di essere visto e rivisto, sia per i piccini ma anche per i più grandi... anche questi ultimi, una volta usciti dal cinema non potranno far altro che esclamare: 
​
"SKATUSH!"