Lo ammetto, appena scoperto un paio di giorni fa che era già possibile vedere il nuovo KICKBOXER (in sub-ita e in buonissima qualità), non ho resistito alla tentazione di guardarlo immediatamente... nonostante io abbia già una lista abbastanza lunga di film anche più “importanti” da vedere. Sarà che, chi come me è nato a cavallo tra gli anni 80' e 90', è indubbiamente cresciuto assieme ai film con Van Damme, sarà che proprio la sua annunciata presenza ha fatto alzare l'hype per la pellicola, sarà che tra i protagonisti ci sono anche Dave Bautista e Gina Carano, sarà che “sanguini come Mylee quando l'ho posseduta” riecheggia ancora nella mia mente... ma io non ho perso tempo, e l'ho visto senza pensarci un minuto di più. Kickboxer-Vengeance è il remake di Kickboxer-Il Nuovo Guerriero del 1989, a cui sono seguiti 4 dimenticabilissimi sequel (che in molti, fortunatamente, addirittura non conosceranno), con protagonista assoluto un Jean Claude Van Damme all'epoca al top della popolarità...e della forma fisica, in cui interpreta Kurt Sloane, fratello di Eric Sloane, che per vendicare il fratello arriva a sfidare il terribile campione di Muay Thai Tong Po. La trama di questa nuova pellicola riprende solo questi tre personaggi, andando a modificare gran parte della storia originale a cui si ispira. Adesso Tong Po è un maestro di Muay Thai, allena giovani lottatori da cui è trattato con lo stesso timore reverenziale che si sarebbe potuto avere 3000 anni fa per un faraone, e fa incontri clandestini sui quali la polizia sta indagando; ha già incontrato Eric, e Kurt è già sulle sue tracce, pronto ad essere allenato dallo stesso allenatore del fratello. Siamo di fronte ad un film piuttosto diverso rispetto a quello di 27 anni fa, con un plot non poco differente dall'originale, col quale prevedibilmente non regge il paragone. La scelta di cambiare è coraggiosa, ma complessivamente l'intreccio non riesce a ricreare l'impatto emotivo a cui eravamo abituati, e ne è un esempio la prevedibile storia d'amore che intraprende il protagonista, che poco o nulla aggiunge nel quadro generale. Dave Bautista non è male nel ruolo di Tong Po, con uno sguardo meno “assassino” e glaciale del suo predecessore, ma con una convinzione (una stazza!) ed un background del personaggio, che lo rendono ugualmente temibile. Gina Carano, dopo Fast&Furious 6 e Deadpool, ci ha preso gusto nel fare le parti da stronza, e infatti la faccia (e non solo) da badass non le manca, peccato però che il suo personaggio non sia stato approfondito a sufficienza...un'altra piccola occasione persa. Poi c'è Alain Moussi, che non può reggere il peso dell'eredità di una leggenda come Van Damme, nonostante gli apprezzabili ed evidenti sforzi, e le sue effettive capacità fisiche: credibilissimo nelle scene d'azione, molto meno quando è in abiti civili. Poi c'è proprio lui, Van Damme, qui nelle vesti di Durand, allenatore come Stallone in Creed, ma ancora in perfetta forma fisica, tanto che sarebbe ancora in grado lui stesso di salire sul ring; quello che ne esce fuori è un ottimo e irriverente allenatore... ma un pessimo motivatore, che con il suo allievo non riesce a creare quel legame intimo e profondo, come fece il buon Xian Chow nell'originale: sarà per colpa sua, sarà per gli sceneggiatori, ma manca un convincente sviluppo del loro rapporto. Le battute quando è all'angolo del suo uomo, poi, sono così povere,fredde e quasi fastidiose, che lo “SPACCALO IN DUE!” di Paulie in Rocky IV, in confronto è poesia; so che non è Van Damme a scrivere i dialoghi, ma sarebbe bastato veramente poco per migliorare la resa emotiva dell'incontro. Un plauso va alle scene di combattimento: non sarò esperto in questo, ma riescono ad essere più interessanti e “studiate” del solito, e regalano uno scontro finale di forte impatto visivo, degno di nota almeno dal punto di vista “fisico”, visto che, come già detto, dal punto di vista emotivo lasciano lo spettatore quasi distaccato. Quello che rimane dopo la visione del film è la sensazione di aver passato una gradevole ora e mezza carica di nostalgia e del giusto fan service cotto a puntino, nella speranza che arrivasse quella scintilla che ci ha fatto innamorare della pellicola originale ma che, probabilmente, appartiene ormai ad un altro cinema. (QUI SOTTO, IL TRAILER DEL FILM, ANCHE IN HD)
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Gennaio 2019
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