Avete finalmente visto IT? Il giorno che sembrava non dovesse arrivare mai è arrivato, la barchetta di Georgie è finalmente caduta nel tombino... e ci siamo precipitati al cinema. Dunque COM E' IL FILM? Domanda ovvia, risposta semplicissima: Bello. IT è un film horror curato e ben girato che fortunatamente non si rivela il “solito horror”... insomma, semplicemente molto bello. L'impressione è che effettivamente sia stato girato con passione e con cuore, e i pareri di persone soddisfatte che hanno letto il libro (io purtroppo non l'ho fatto) confermano di come sia rimasto intatta e tangibile l'anima del romanzo di Stephen King. Avrete già letto di tutto e di più sulla pellicola del buon Muschietti, quindi mi limiterò a poche e mirate considerazioni. I protagonisti sono tutti sorprendentemente bravi e credibili, con le loro pulsioni adolescenziali e le loro battute a sfondo sessuale (per gran parte ad opera ovviamente di Richie-Finn Wolfhard); questi ragazzi in preda agli ormoni sviluppano una chimica che più di ogni altra cosa rappresenta lo spirito del film. Come dice la scimmia Cesare: “scimmie, unite, forti!” e anche i 7 perdenti, uniti, sono addirittura in grado di non temere una creatura che è a tutti gli effetti male puro. Magari sarebbe stato bello sapere qualcosa in più su qualcuno (e non lasciare il povero Mike da solo per mezzo film), ma ciò che sappiamo di ognuno di loro risulta nel complesso sufficiente...d'altronde la pellicola dura già 135 minuti. Il regista riesce perfettamente a portare allo spettatore la visione dei ragazzini, in una Derry dove nessun adulto risulta mai minimamente una figura positiva (ma proprio NESSUNO!), insomma la tipica visione che tutti avremo avuto durante la nostra infanzia in cui “Gli adulti non ci capiscono! Gli adulti non sanno nulla!”. Proprio per questo IT riesce ad essere sia un film per i giovani, sia un film per tornare giovani e nostalgici, e non era facile realizzarlo. Per il resto, il ritmo della pellicola è senz'altro gradevole e rende scorrevoli le 2 ore e più del film, nonostante ci siano dei frangenti piuttosto rilassati, ma funzionali e resi ugualmente piacevoli grazie alle interazioni e ai dialoghi mai banali tra i piccoli protagonisti. “Fa PAURA?” SI, il film spaventa e impressiona grazie anche ai tanto temuti “jump scare”, che se usati unicamente come pretesto per terrorizzare, avrebbero banalizzato l'intero girato; invece ci sono, ma sono ben utilizzati, ci sono ma non sono l'unico espediente per sapaventare. Insomma, nulla è sbagliato se ben dosato e ben diretto. Pennywise fa effettivamente paura (nonostante i pericoli non arrivino soltanto da lui) e NO, non è paragonabile con quello dell'ottimo Tim Curry, non perchè uno sia tanto migliore dell'altro, ma semplicemente perchè non c'è nessun paragone da fare. Nessuno sano di mente farebbe mai un paragone sul Joker di Jack Nicholson e su quello di Heath Ledger, perchè sono due caratteri completamente diversi, due visioni completamente diverse dello stesso personaggio tanto quanto lo sono Curry e Bill Skarsgaard. Questo nuovo Pennywise spaventa a prima vista, non vuole attirare per poi uccidere: vuole terrorizzare, terrorizzare per nutrirsi proprio di quella paura! Questo pagliaccio non lascia spazio ad indugi e non si dilunga più di tanto nei dialoghi; come già detto è male puro, come è pura e lampante la voglia che ha di trucidare il Club dei Perdenti. MA nonostante tutto, riesce anche ad essere grottesco e a tratti quasi comico. Se nella miniserie del '90 (e questo è un paragone da fare) sembrava quasi che Pennywise se ne andasse via dopo averli terrorizzati senza mai affondare il colpo, questa volta non è così; il clown da l'impressione di poter effettivamente ammazzarli uno ad uno in ogni scena dove è protagonista, se non fosse “interrotto” da altre cause. Per essere chiari, “ci va tanto vicino così” più di una volta. Il lavoro del più piccolo degli Skarsgaard è senza dubbio notevole e ispirato: nelle espressioni, nei ghigni, nelle urla e nella mimica facciale, l'attore risulta già piuttosto ferrato (chissà se è merito anche di quel suo leggero strabismo). Di più, ad un ragazzo di 27 anni non gli si poteva chiedere e della sua interpretazione non potranno non essere tutti piacevolmente sorpresi. Nostalgici di Tim Curry e non. Ovviamente senza fare spoiler è bene spendere 2 parole sul finale: coinvolgente, avvincente, romantico. Le parole sono 3 e forse esagerate, ma lo scontro tra i protagonisti ed il clown riesce ad essere spettacolare ed entusiasmante senza sfociare nell' “americanata”. Ultime note di merito per le guanciotte da strizzare di Jeremy Ray (Ben) e per la scelta di Sophia Lillis (Beverly), sensuale ed innocente allo stesso tempo e perfettamente amalgamata con il resto dei maschietti (ma solo io credo che sia il perfetto mix tra Scarlet Johansson e Amy Adams?) IT è dunque un “capolavoro” come qualcuno ha affermato? Assolutamente no, infatti anche questa non è una pellicola esente da piccoli difetti...ma per parlare di questo potete rivolgervi ai bacchettoni del mestiere. Quello che più conta è la domanda nel titolo: le attese sono state rispettate? Diamine, SI! Quindi andate al cinema a vedere IT! Se siete amanti dell'horror, se non lo siete, se avete letto il libro o se non l'avete fatto, se avete visto la miniserie del 90' o se non sapete minimamente chi sia Pennywise... perchè la pellicola diretta da Muschietti è decisamente un gran bel film. (In basso il trailer della pellicola, anche in HD!)
0 Commenti
Lascia una risposta. |
#angolodelTacUn angolo fazioso dove trovare recensioni di film, serie tv...ecc rigorosamente NO SPOILER! @rchiviRecensioni
Gennaio 2019
Categorie |