[in collaborazione col sito www.cinemalia.it ]
Le Ultime Cose, presentato a Venezia 73 ed in uscita nelle sale italiane il 29 settembre, è il primo film della documentarista Irene Dionisio, nato da una collaborazione Italo-Franco-Svizzera. La pellicola racconta attraverso tre differenti punti di vista, le vite di altrettanti personaggi che si intrecciano ai giorni nostri al Banco dei Pegni di Torino; una cornice abbastanza insolita ma funzionale per far uscire allo scoperto quel senso di stenti economici che attanagliano purtroppo una buona parte della popolazione italiana. Protagonisti della storia sono Stefano, giovane neo-assunto proprio al Banco dei Pegni, Sandra, giovane trans appena tornata in città per lasciarsi andare il passato e voltare pagina, e Michele, pensionato padre e nonno che si ritrova invischiato nel traffico di pegni per ripagare un debito. Stefano (Fabrizio Falco) è un ragazzo buono, genuino, che ha appena intrapreso la sua nuova carriera; contrapposto a lui c'è il suo superiore Sergio, abile doppiogiochista e freddo con la sua clientela, reso molto credibile dall'interpretazione di Roberto de Francesco. Ciò che man mano cresce in Stefano è quel senso di parziale impotenza che lo rende quasi vittima di un burn-out di sentimenti, soprattutto nelle scene in cui stringe tra le mani gioielli, ricordi, pellicce, veri e propri “pezzi di vita” di chi ogni giorno si reca da lui. Il film, senza mai spingere troppo sull'acceleratore, riesce adeguatamente ad empatizzare col pubblico, arrivando a trasmettere i disagi e le difficoltà dei protagonisti senza cadere nel retorico o nel banale. Nonostante la drammaticità della storia venga spezzata in alcuni frangenti da temi musicali stranamente inappropriati, questa comunque permane per tutta la durata del film grazie anche alla figura della trans Sandra (la bella Christina Rosamilia), resa fortunatamente in maniera non stereotipata e credibile, grazie ai suoi tormenti interiori, al rapporto conflittuale con la madre, purtroppo solo accennato e non approfondito, e all'ambiguo rapporto instaurato con Stefano. Complessivamente Le Ultime Cose risulta una buona prima prova della giovane Irene Dionisio, che senza strafare ci ragala una pellicola lineare, con protagonisti interessanti, ben curati e caratterizzati, che riesce a non appesantire la narrazione, nonostante il rischio rappresentato dalla tematica affrontata, e coinvolgere quanto basta lo spettatore.
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E' uscito in tutta Italia giovedi 14 aprile l'ultimo live action della Disney, Il Libro della Giungla! Quasi tutti conoscerete la storia, molti per il cartone del 1967, sicuramente meno per aver letto il libro di Rudyard Kipling.
Chi è il protagonista Mowgly? Oltre ad essere Neel Sethi, giovanissimo ed unico interprete “reale” della pellicola, Mowgly non sa chi è, non sa se è un lupo, una scimmia o altro... o meglio, sa di essere un “cucciolo di uomo”, ma quello degli umani non è il mondo a cui si sente di appartenere. Trovato da una Pantera Nera, Bagheera, che gli fa da mentore, allevato da un branco di lupi che tentano di educarlo come loro e protetto da entrambi; protetto dalla minaccia da chi non vede di buon occhio gli umani, da chi porta sul corpo i segni dell'esperienza avuta con gli umani, ovvero Shere Kahn. Il fantastico villain in questione è una famelica Tigre, che appare tanto maestosa e temuta quanto minacciosa e spietata; egli vorrebbe convincerci che le le sue motivazioni contro il protagonista sono valide, che questo seppur piccolo essere rappresenta la minaccia umana che tanto ha fatto e continua a fare del male al mondo animale...ma è palese anche agli occhi dei protagonisti che questo è solamente un capriccio ed un pretesto per eliminare e sbranare per pura cattiveria, chi con il mondo degli umani non ha nulla a che fare. Così il piccolo Mowgly viene convinto da Bagheera a recarsi al “villaggio degli umani”, dove potrà aver maggiore protezione, ma il viaggio non andrà come previsto...tutt'altro. Ok, perdere troppo tempo con il plot non è utile, dunque com'è questo film, bello o brutto? Questo Libro della Giungla è molto bello, difficilmente la Disney fallisce un colpo; il film mantiene un tono molto serio, “spezzato” magnificamente da uno dei personaggi che lascia il segno nel film, Baloo. Con l'ingresso in scena di Baloo, si respira aria di “Re Leone” e nello specifico di Pumba e Timon, quest' orso è la perfetta unione dei 2 personaggi: la goffaggine (e la stazza) di Pumba, la spensieratezza e astuzia di Timon, elementi che danno respiro e sorrisi alla storia. Col ricongiungimento di Mowgly, insieme a Baloo, con Bagheera, si crea questo insolito ed esilarante trio: un cucciolo d'uomo, un mentore...ed un pasticcione, ma gli eventi faranno capire a tutti, compresi noi spettatori, che tutti possono imparare da tutti. Una pantera può insegnare ad un bambino, una pantera può imparare qualcosa da un orso, e perchè no...entrambi i “grandi” possono imparare da un “cucciolo” - bellissima la sequenza con gli elefanti (…) . Se da un lato avrei voluto vedere il film in lingua originale per gustarmi le interpretazioni vocali di Ben Kingsley (Bagheera) e soprattutto di Bill Murray (Baloo), devo ammettere che questo film mi ha fatto conoscere un grande doppiatore italiano, non di professione: Giancarlo Magalli. A tratti irriconoscibile, il buon Giancarlo riesce con una voce stranamente seriosa a dare profondità ad un personaggio tanto ambiguo quanto a tratti inquietante, il gigantopiteco (che nel cartone era un orango) King Louie. In conclusione, con la sua fantastica cgi e non solo, Il Libro della Giungla risulta uno spettacolo per gli occhi; ma, tanto per essere pignoli, c'è qualcosina che avrei voluto vedere diversamente: PICCOLO SPOILER- nel film c'è una morte, che ovviamente non rivelerò: ecco, per quanto poi risulterà fondamentale ai fini della storia questa morte, avrei preferito avvenisse in maniera più “epica” o perlomeno si rendesse tragica attraverso una sequenza della durata di almeno un paio di minuti... e invece PUFF! Tutto in un attimo. Poi c'è Kaa, nei trailer ed in molti poster si vedeva solo lei, questo fantastico ed enorme pitone indiano... il tutto per...3 minuti al massimo, credo! Vabè, al termine della visione, i FANTASTICI titoli di coda mi hanno distolto da queste piccolezze... prossimo appuntamento con la Giungla, molto probabilmente nel 2018, col già annunciato sequel! |
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Gennaio 2019
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