Era l'ormai lontano 1999 quando The Blair Witch Project con 2 soldi o quasi, riuscì a conquistare pubblico e critica regalando al mondo il primo film/documentario girato con telecamere amatoriali, racimolando quasi 250milioni di dollari in tutto il mondo. Saremo tutti grati agli ideatori di questa nuova formula di fare cinema, che negli anni è riuscita a regalare film degni di nota come Cloverfield, Rec (il primo!) e Paranormal Activity (il primo!)...ma anche una miriade di imitazioni, la maggior parte delle quali da poter tranquillamente buttare nel water e scaricare repentinamente. La pellicola ispirò un sequel apocrifo nel 2002 (questa volta girato in maniera tradizionale) che è rapidamente finito nel dimenticatoio; si pensava che la lezione di 14 anni fa fosse bastata, invece NO! Ecco arrivare nel 2016 Blair Witch (già originalissimo nel titolo), sequel “ufficiale” della pellicola del 1999. Blair Witch mostra le vicende di un gruppo di ragazzi , tra cui il fratello della protagonista del primo film, che in seguito al ritrovamento del video di 17 anni prima, si inoltrano nei boschi di Burkittsville per scoprire cosa sia successo alla sorella del proprio amico e magari per tentare di far riaprire il caso. Il film è girato con la stessa tecnica del suo predecessore e tenta di ricalcare le sue orme attraverso una trama ed uno svolgimento quasi del tutto analoghi, dimostrando una pressochè totale povertà di idee. Nella prima noiosissima ora ci regala inoltre perle come ad esempio il desiderio del protagonista di ritrovare la sorella...dopo mesi di indagini e setacciamentti avvenuti 17 (DICIASSETTE!) anni prima, il tentativo degli escursionisti di individuare con un drone la casa nel bosco presente nel primo film (dopo mesi di indagini e setacciamentti avvenuti DICIASSETTE anni prima!!) e come ciliegina il più classico dei clichè, secondo il quale si presuppone che la scomparsa di un componente del gruppo sia avvenuta perchè “si sarà perso per andare a fare la PIPI'”, quando, soprattutto tra amici, ci si allontanerebbe di massimo 90cm dalla tenda per farla, soprattutto di notte! Perlomeno negli ultimi 20 minuti (su 80 totali, esclusi titoi di coda) la pellicola, attraverso un finale claustrofobico, riesce a regalare qualche sporadico momento di paura, accompagnato da piccole trovate grossomodo interessanti che denotano un minimo di impegno da parte degli sceneggiatori nel non voler realizzare una esatta copia del fortunato primo capitolo. Può bastare questo per realizzare un discreto film ed un dignitoso sequel? Assolutamente NO, e gli incassi e l'interesse che ha prodotto Blair Witch, in aggiunta alle critiche tutt'altro che entusiasmanti, ne sono la prova. Forse qualcuno pensava di poter fare soldi con un film del genere: un inutile sequel/quasi-remake che ha ben poche ragioni di essere concepito, se non appunto quello di “rubare” più soldi possibili... ma fortunatamente non è stato così,per buona pace della vera ed originale Strega di Blair. (in basso, il trailer della serie, anche in HD!)
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Gennaio 2019
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