Se si è nati tra gli anni 80' e 90' è praticamente impossibile non essere cresciuti con questo cartone animato; Il 30 agosto 1993 esordiva su Canale5 Batman-The Animated Series, in italia conosciuto semplicemente come Batman! Ideata da Bruce Timm ed Eric Radomski, la serie venne creata sulla scia delle due pellicole di successo del Cavaliere di Gotham dirette da Tim Burton (Batman del 1989 e Batman-Il Ritorno del 1992), dalle quali la serie riprende nella versione originale anche alcune musiche, come la sigla d'apertura (in versione italiana sostituita dalla ugualmente bellissima sigla cantata da Cristina D'Avena). La serie è da sempre considerata come una delle più grandi serie televisive animate mai create ed è stata molto apprezzata non solo dai fan per la sua raffinatezza, i dialoghi maturi, il doppiaggio, la colonna sonora, l'ambizione artistica e la fedeltà con le versioni a fumetti. IGN ha definito Batman-The Animated Series come il miglior adattamento di Batman al di fuori dei fumetti, il miglior cartone animato tratto da un fumetto e la seconda miglior serie animata di sempre (dopo I Simpson); la rivista Wizard ha classificato la serie al 2º posto dei più grandi show televisivi animati di tutti i tempi (sempre dopo I Simpson); TV Guide l'ha inserita invece al 7º posto (su 60) dei più grandi cartoni animati tratti da un fumetto. Composta complessivamente da 85 episodi (65 la prima stagione, 20 la seconda) , dalla serie sono stati poi tratti anche 2 lungometraggi animati (facilmente recuperabili) per il circuito home-video: Batman:La Maschera Fantasma e Batman&Mr.Freeze:Sub-Zero. Avete voglia di recuperare questa fantastica serie? Qui sotto sono riportati 2 link di siti web ad oggi ancora attivi dove poter rivederla in streaming! tvanimated.blogspot.it/2015/01/batman-animated-series.html supergoku267.blogspot.it/p/blog-page_8.html (In basso, per tutti i nostalgici, la sigla d'apertura italiana cantata da Cristina D'Avena)
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In occasione della Giornata internazionale del Cane (26 agosto), la Marvel ha rilasciato un nuovo poster internazionale per la serie Marvel's Inhumans con protagonista proprio il cane della famiglia reale di Attilan: Lockjaw! L'anteprima del primo episodio ha lasciato i pochi fortunati che hanno potuto vederla non propriamente entusiasti (andiamo, era solo il primo episodio...!), ma su una cosa tutti si sono ritrovati d'accordo: Lockjaw è ben realizzato...ed è adorabile! I primi due episodi di Inhumans saranno distribuiti nelle sale IMAX dal 1 settembre, mentre la trasmissione regolare inizierà sulla ABC il 29 settembre e proseguirà ogni venerdì alle 21.00! In italia invece si dovrà aspettare l'autunno e sintonizzarsi su FOX. Di seguito, la breve sinossi ufficiale rilasciata e il trailer della Serie TV! "Dopo che la Famiglia Reale degli Inumani si frantuma in seguito a un colpo militare, i suoi membri riescono a malapena a scappare alle Hawaii, dove le loro sorprendenti interazioni con il mondo lussureggiante e l’umanità che li circonda potrebbero salvare non soltanto loro stessi, ma anche la Terra." Così come Rocky Balboa diceva a suo figlio “guarda che la vita non è tutta rose e fiori.”, ciò che i fan di Batman un po' più datati diranno ai più giovani sarà: “guarda che la vita non è tutta Burton e Nolan!”. Devo ammetterlo: vidi Batman e Robin al cinema e un po' mi piacque. Certo, già all'epoca mi chiesi perchè il cartone animato fosse più serio e più profondo di codesto film... e avevo 9 (NOVE) anni! Così come Russell Crowe dice a Tom Cruise “benvenuto in un mondo di Dei e Mostri”, l'avviso che un quasi 30enne come il sottoscritto potrebbe dare ad un masochista che si appresta a vedere Batman e Robin è: “benvenuto in un mondo di bat capezzoli e bat carte di credito.” ...ma non sarebbe abbastanza. Come dimenticare due temibilissimi cattivi come Mr Freeze (Schwarzy) e Poison Ivy (Uma Thurman)? Come dimenticare l' “esilarante” Bane?? ...ma più che altro, come dimenticare il fatto che nel doppiaggio italiano venga chiamato FLAGELLO? Ci sarebbero tante, troppe cose da dire, tutte già dette e ridette...e sarebbe come sparare sulla croce rossa; più che altro sono già 20 anni che Schumacher, Clooney e probabilmente tutto il resto del cast continuano a spararsi da soli poco dopo aver realizzato di aver partorito un aborto cinematografico e mandato letteralmente a fan***o oltre 50 anni di onorata carriera fumettistica del Cavaliere Oscuro. E' ormai arcinoto, dunque, come Batman e Robin abbia inesorabilmente affossato la “credibilità” ed arrestato per 8 anni la carriera cinematografica di una icona assoluta, ma proprio per questo è doveroso guardare l'altra faccia della medaglia ed essere onesti con se stessi; Nolan si sarebbe mai preso la briga di mettersi all'opera nel 2005 se la pellicola del 1997 fosse andata bene convincendo la Warner a continuare la saga? Chiaramente la risposta è un secco NO! E allora non vergognamoci e diciamolo tutti insieme: GRAZIE JOEL SCHUMACHER!! Senza la tua pregevole opera di distruzione di massa oggi non avremo la Trilogia del Cavaliere Oscuro del buon Christopher... non avremo ammirato Heath Ledger nei panni di uno dei migliori Joker della storia del Cinema e molto, molto...ma MOLTO altro... Come si suol dire, non tutti i mali vengono per nuocere! (in basso, lo STRAORDINARIO trailer in lingua originale!) La stagione/revival si è appena conclusa col nono episodio (anche se per vederla nelle tv italiane bisognerà aspettare dopo l'estate) e si, è stato bello dopo 8 lunghi anni poter rivivere le avventure dei nostri amici di Fox River! Delle prime impressioni si era già parlato (link in basso) angolodeltac.weebly.com/blog/prison-break-5x01-ogigya-prime-impressioni-season-5-new e nonostante qualche piccola sbavatura qua e là, la prima puntata non prometteva affatto male; i rimanenti 8 episodi hanno mantenuto le aspettative?? ...qui c'è un fazioso che vi parla, e la risposta è: complessivamente SI! Non stiamo parlando di nulla di trascendentale, sia ben chiaro, ma scadere nel ridicolo era più semplice di quanto si possa pensare (come capitato per The Final Break con la fuga di Sara) e per fortuna ciò è stato evitato. Le premesse dell'inizio sono state tutto sommato rispettate, anche se rimane qualche “buco” irrisolto riguardo ciò che è successo da quando la serie ci aveva lasciato nel 2009: Lincoln (Dominic Purcell) menziona la sua ex ragazza, ma riferimenti non vengono fatti riguardo suo figlio (scusate se è poco); a Sucre (Amaury Nolasco), stranamente poco presente, non viene ritagliato il giusto spazio che probabilmente tutti si sarebbero aspettati e anche della sua famiglia, che tanto ci fece penare per il nostro “Papi”, non viene fatta menzione. Discorso diverso per T-Bag (Robert Knepper) che, nonostante i suoi contraddistivi viscidi atteggiamenti, è protagonista di un'evoluzione interessante; qualcuno la potrebbe definire “forzata”, ma alla fine della corsa risulta non così esagerata e tutt'altro che fastidiosa. Non mancano comunque le sorprese, nuovi personaggi, inaspettati legàmi, ed improvvisi risvolti di trama a cui Prison Break ha sempre abituato sin dal primo episodio trasmesso 12 anni fa, e quel clima di perenne tensione che ha sempre caratterizzato la serie è riuscito ancora una volta a tenere lo spettatore incollato allo schermo. Ma il fulcro di tutto è la famiglia, e non il nucleo famigliare madre-padre-figlio, ma famiglia intesa in senso più profondo e allargato (alla Fast&Furious, per intenderci) come gruppo di persone che che ne hanno passate tante insieme e sarebbero disposte a dar la vita l'uno per l'altra. Una famiglia (e non solo) contro un villain che ha aspettato qualche episodio prima di rivelarsi, una figura apparentemente celata, una potente ombra che vede e prevede tutto in ogni parte del globo terracqueo: Poseidon. Naturalmente parliamo di un nome in codice, un nome in codice di un personaggio assolutamente non rivelabile: il cattivo di questa stagione è discretamente caratterizzato, e più che nell'aspetto fisico ciò che spaventa di lui è la sua apparente onniscenza, le sue capacità intellettive, il suo essere estremamente calcolatore e la sua assoluta ostinazione. Non si toccano i livelli del Mahone (William Fichtner) della seconda stagione, tanto per fare un esempio; siamo di fronte a tutt'altra caratura in termini di eleganza e capacità di incutere timore, ma il Poseidon di questa season 5 in fondo non se la cava male. Dall'altra parte invece c'è lui, il redivivo Michael Scofield (Wentworth Miller), che ovviamente non è morto, e che mai riesce a sfuggire a cospirazioni ed intrighi più grandi di lui. Michael è a tutti gli effetti le nemesi di Poseidon e la loro guerra non è fisico, bensi psicologico, una partita a scacchi disputata sempre a debita distanza. L'apice del loro scontro si ha verso il finale di stagione, con un episodio che ha ricordato a tutti gli effetti l'iconico duello finale tra Sherlock e Moriarty in Sherlock Holmes-Gioco di Ombre: una perversa guerra psicologica atta a voler prevedere le mosse dell'avversario prima ancora che questo le abbia anche a malapena pensate; tutto estremamente pittoresco fino quasi all'inverosimile, ma in egual modo coinvolgente. In questo clima cospirazionista, con due “cervelloni” prime donne protagonisti è chiaro come non possano mancare esagerazioni, traducibili a molti come “forzature di sceneggiatura” ...ma Prison Break ha mai rinunciato agli eccessi? Assolutamente no, dunque perchè essere da meno con questa quinta stagione? Certo, gli spettatori avrebbero tanto voluto almeno una forzatura per veder spiegato il tumore di Michael nella stagione 4, ma sorprendentemente, nulla. “Era terminale!” esclama Sara (Sarah Wayne Callies) in una delle prime puntate una volta appresa l'opportunità che il suo Michael possa essere ancora vivo...e poi? Nulla! Eh no, questo in un modo o nell'altro dovevate spiegarcelo, cari produttori! Insomma, come già detto non siamo di fronte a nulla di particolarmente eccezionale, e piccole falle disseminate non mancano, ma questo revival avrà senz'altro fatto contenti i vecchi fan della serie: nove episodi ben ritmati che apparentemente (!!) hanno voluto chiudere una volta per tutte (??) le storyline dei nostri beniamini di Fox River; ma sarà davvero così?
In una intervista di qualche giorno fa il creatore della serie Paul Scheuring ha dichiarato: “Ci vuole una storia eccezionale. Non ci sono possibilità di un ritorno senza quella, e al momento non abbiamo niente in mano. Ci sono possibilità di trovarla, certo, ma questo significa anche che non faremo proseguire Prison Break solo perchè noi abbiamo voglia di farlo . […] Resto aperto all'idea di una nuova sagione ma solo con gli espedienti giusti.” Diverse invece le parole di Michael-Wentworth Miller-Scofield, che si è gia detto disponibile per proseguire con la serie; come volevasi dimostrare, dopo la presunta morte nella stagione 4, e dopo il finale chiuso della stagione 5, il mondo di Prison Break rimane sempre allerta, in attesa di poter tornare prepotentemente . . . ancora una volta. [In collaborazione con gli amici di www.nerdevil.it] Si partirà l' 8 giugno con il remake de La Mummia, per poi proseguire nei prossimi anni con le trasposizioni dei più famigerati “mostri” della storia del cinema, col dare vita all' Universal Monsters Cinematic Universe, di recente ribattezzato Dark Universe. La Universal ha deciso di fare le cose in grande, e gli universi condivisi di Marvel e DC (più il primo che il secondo) avranno dato lo spunto necessario alla rinomata casa cinematografica per crearsi il proprio universo narrativo; una gran bella idea, senza dubbio, ma è giusto analizzare quelli che potrebbero essere i pro e i contro di questo grande progetto a lunga scadenza. Pro: Basta supereroi! Non che i cinecomic abbiano annoiato il grande pubblico, anzi, ma l'idea di un nuovo universo popolato non da supereroi, bensì da semplici “umani” che dovranno vedersela con “dei e mostri” (“Welcome to a new world of Gods and Monsters” così recita lo slogan) potrebbe portare una discreta ventata di freschezza così da attirare ed affascinare le masse cinefile. A questo potrebbero seguire tematiche più serie (non che i cinecomic non le contengano) rivolte ad un pubblico più adulto, con una probabile impronta horror e conseguenti toni dark di cui necessitano i protagonisti delle pellicole in questione. Contro: a quest'ultima affermazione corrisponde però l'altra faccia della medaglia; il Dark Universe non sarà propriamente rivolto ai più piccoli, e questo a livello di incassi potrebbe sfavorire il progetto...e si sa, gli incassi ad oggi sono tutto. Questo non significa che non potranno essere raggiunti grandi incassi, ma molto probabilmente non saranno quelli stratosferici di saghe come Pirati dei Caraibi o Avengers. Pro: il cast! Sul cast a quanto pare la Universal non ha badato a spese: si inizierà come già detto con La Mummia, che darà filo da torcere a Tom Cruise, e ad accompagnarlo ci sarà Russell Crowe nei panni del Dr.Jekyll (definito come “il Nick Fury del Dark Universe”). Si proseguirà poi con gli annunciati Javier Bardem nei panni del Mostro di Frankenstein e niente popò di meno che con Johnny Depp nei panni dell'Uomo Invisibile... insomma, non si sta parlando di attori che devono ancora farsi conoscere al grande pubblico, si parla di pezzi grossi affermati del cinema mondiale. Contro: il cast! No, non sono impazzito, ma la scelta di un cast stellare ha anch'esso un'altra faccia della medaglia. Gli attori avranno firmato un contratto multi-film? Se non l'hanno fatto, saranno disposti a tornare nel crossover (che inevitabilmente si farà!) o nei possibili sequel? Avranno pretese sempre maggiori sul loro cachet (che già di base non sarà affatto misero)? La Marvel ebbe l'ottima idea, salvo rarissime eccezioni, di far firmare contratti multi-film ad attori che dovevano ancora pienamente affermarsi... ma nonostante questo con Robert Downey Junior ci furono problemi riguardo alle pretese dell'attore (nel caso di questo non si trattava propriamente di un attore semi-sconosciuto, ma comunque di un attore che fino ad allora, tra lavoro e vita personale, era finito ai margini di Hollywood). Pro: grazie a questo progetto ci sarà l'occasione di ridare lustro ad indimenticate icone come il Dr Jekyll, di cui l'ultima trasposizione risale a quasi 30 anni fa, Il Mostro della Laguna Nera (un easter egg a lui riferito è stato avvistato in uno dei trailer de La Mummia), protagonista di 3 pellicole negli anni '50, e l'originale Uomo Invisibile Jack Griffin, di cui per recuperarne le pellicole bisognerebbe addirittura tornare indietro negli anni '40 (se si escludono gli “apocrifi” “Avventure di un uomo invisibile” [1992] di John Carpenter e il malriusctio “L'uomo senza ombra” [2000] di Paul Vehroeven) Contro: reboot, remake, reboot e ancora remake! Se i due personaggi appena citati potranno certamente sorprendere con le loro reinterpretazioni del cinema odierno, lo stesso non sarà di certo per personaggi come Dracula, Frankenstein, l'Uomo Lupo o la stessa Mummia, protagonisti pressappoco in ogni decennio di regolari rifacimenti e/o riadattamenti. L'ultima trasposizione de La Mummia è la famosa trilogia con protagonista Brendan Fraser, iniziata col primo capitolo nel 1999, ma terminata solo 9 anni fa nel 2008; in questo caso però ci permettiamo di dire che, non essendo questa annoverabile tra i capolavori del cinema (visti anche i toni a tratti comici) la pellicola presto in uscita con Sofia Boutella nei panni de La Mummia non potrà che portare nuova linfa al personaggio...si spera. L'Uomo Lupo è stato “avvistato” l'ultima volta nel 2010, con Benicio Del Toro ed Anthony Hopkins protagonisti di Wolfman, mentre Dracula addirittura nel recentissimo 2014 con Luke Evans protagonista di Dracula Untold. Proprio quest'ultimo sarebbe dovuto essere il capostipite del Dark Universe, ma qualcosa ha fatto cambiare idea alla major; certo, il risultato non è stato memorabile come per le pellicole con protagonisti Bela Lugosi, Christopher Lee e Gary Oldman, ma quantomeno la sceneggiatura si sforzò di dare una nuova visione del vampiro... ora cosa si inventeranno di nuovo per rinnovare l'interesse verso il celeberrimo Conte Transilvano? Diverso il discorso per il “moderno Prometeo” Mostro di Frankenstein, presente in oltre 30 (TRENTA!) pellicola, compresi i recenti Frankenstein di Bernard Rose (2015)-pessimo- Victor (sempre 2015) e I,Frankenstein con Aaron Eckhart (2014) ...tutti estremamente inutili e dimenticabili. Tant'è che l'ultima pellicola sul tema degna di nota risale al film diretto ed interpretato da Kennet Branagh nel 1994 Frankenstein di Mary Shelley, e per Javier Bardem il compito sarà quello di far dimenticare il mostro interpretato niente popò di meno che da Robert De Niro. Pro: pianificazione! Non si può negare che la Universal abbia preso sul serio questo grande progetto, e il fatto di pianificare sin dal presente pellicole che verranno distribuite nei prossimi 3-4-5 anni potrà dare un enorme vantaggio al fine di non dover improvvisare man mano e di ritrovarsi, come successo per la saga degli X-Men, ad espedienti cervellotici e tortuosi per far combaciare e ricollegare al meglio le varie pellicole (nel caso dei mutanti, espedienti temporali). Insomma, nonostante il terreno sia già fertile e si abbiano tutte le buone intenzioni del caso, il compito della Universal con il Dark Universe non è tanto semplice come potrebbe sembrare; nonostante la già citata progettualità ed il grande cast, basterebbe fare un singolo errore nei toni o nella sceneggiatura di una singola pellicola per mettere tutto in dubbio ed essere costretti a correggere il tiro (si veda quello che è successo con Batman V Superman o Suicide Squad con il DC Extended Universe). Non basterà tanta azione, non saranno indispensabile battutine e siparietti comici: ci sarà bisogno di brivido, di tensione, di horror...quello vero. La speranza è che le menti dietro al “grande disegno Universal” non si lascino prendere troppo la mano soltanto con strabilianti effetti speciali, ma che sappiano coadiuvare il tutto con sceneggiature degne di tale nome, tentando di ridare quanto più possibile credibilità, lustro e soprattutto profondità ai personaggi in questione. Qui non si tratta soltanto di “mostri”, ma di vere e proprie Leggende della letteratura e del cinema. |
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Gennaio 2018
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